Idromele millefiori di montagna

Pronto per la fermentazione!
Ultimamente, come avrete visto se seguite la nostra pagina Facebook, ci siamo dati da fare con l’imbottigliamento del secondo idromele.
Ho notato una certa confusione in chi mi domanda chiarimenti in merito a questa bevanda sconosciuta a molti. Ricordo che si tratta di una bevanda alcolica ottenuta facendo fermentare una miscela di acqua e miele (NON mele! Quello è il sidro! 👿). Ulteriori informazioni potete cercarle su internet, oppure potete dare una scorsa al mio precedente articolo in proposito (link all’articolo).
Purtroppo all’idromele dedichiamo poco tempo, l’attività su cui stiamo convogliando le nostre energie è quella birraria, cerchiamo tuttavia di portare avanti anche quest’altro interesse molto gustoso 😋.

 

Il garage sede dei nostri esperimenti
Il primo idromele non è venuto male, pur avendolo fatto seguendo ad occhi chiusi una ricetta e senza aver studiato troppo l’argomento direi che si fa bere. Purtroppo però è venuto davvero troppo dolce, pare che il lievito non sia riuscito a papparsi tutto quello zucchero (avrà fatto indigestione!). Abbiamo così deciso di provare a fare un secondo lotto, modificando le proporzioni acqua e miele in modo da avere un prodotto più secco. Inoltre, non avendo fatto nessuna azione di filtrazione o di abbattimento a freddo, le bottiglie sono per metà piene di depositi di lievito, niente di preoccupante, ma sicuramente non è bello a vedersi.
Ho cercato informazioni più precise su come condurre la fermentazione, ma ho trovato veramente poche fonti in rete. Ho cercato quindi di fare di testa mia osservando l’evolversi della situazione all’interno del fermentatore di plastica trasparente (è davvero affascinante poter vedere cosa accade dentro al fermentatore 😮).
Nel complesso le variazioni, rispetto al primo lotto, sono queste:
    1. Utilizzo di miele mille fiori di montagna (volevamo sperimentare un miele diverso);
    2. Modifica delle proporzioni acqua/miele usando un rapporto di 4 Kg di miele per 6 L di acqua;
      La miscelazione del miele con l’acqua
    3. Fermentazione avvenuta in cantina, con l’ausilio di un cuscino riscaldante per tenere la temperatura il più possibile costante (non abbiamo potuto usare la nostra camera di fermentazione perché impegnata con l’attività birraria);
Cristallino!
  1. Esecuzione di 2 travasi intermedi (il primo dopo 3 mesi dalla produzione, il secondo dopo altri 3 mesi) per poter eliminare la “torta” di lieviti sul fondo del fermentatore, il primo lotto invece ha subito un solo travaso (eseguito dopo 2 mesi);
    Il nuovo sifone ci ha aiutato nell’imbottigliamento
  2. Prolungamento della permanenza in fermentatore dai 5 mesi del primo lotto, a 7 mesi;
  3. Prima di imbottigliare abbiamo fatto un abbattimento a freddo di circa una settimana per disattivare eventuali altri lieviti in sospensione (non so se funziona come per la birra, ma a quanto pare si);
  4. Grazie alla tabella messa a disposizione dal blog “con gli occhi della tigre” (andatelo a visitare, è molto interessante e contiene informazioni utili sull’idromele!) ho stimato una densità iniziale di 1.233… peccato che mi sia dimenticato di misurare la FG! 😓😭
Anche se non sembra, a causa dell’umidità, il risultato è piuttosto limpido!

CONCLUSIONI

Alla fine abbiamo imbottigliato un idromele davvero molto limpido, che non dovrebbe presentare il problema della “fondazza” avuto con il primo lotto. Probabilmente si poteva imbottigliare anche prima: appena ho smesso di scaldare con il cuscino il fermentatore, il lievito che girava in sospensione è andato sul fondo; penso sia indice che ormai era “sfinito” e non ne poteva più di starsene la dentro.
Abbiamo fatto un primo assaggio e già da subito appare molto più secco e beverino del suo predecessore. Alla fine lascia una nota quasi “balsamica” in bocca, non so se sia una peculiarità del miele impiegato o se è un qualche difetto dovuto ad una errata conduzione delle operazioni, io personalmente non la trovo sgradevole, bensì caratterizzante.
L’idromele imbottigliato
Ora attendiamo fiduciosi la maturazione in bottiglia, e in autunno produrremo il terzo lotto!
Buon idromele a tutti e come sempre… Forza Baroni 💪!!!