II. Belgio 2019: da Bruxelles a Ostenda

E’ il secondo giorno del nostro viaggio in Belgio e ci avviamo a lasciare Bruxelles per dirigerci più a nord, verso la bella Bruges. Prima di abbandonare la capitale facciamo però tappa presso l’attrazione simbolo di tutto lo stato: l’Atomium!

L'Atomium in tutta la sua maestosità
L’Atomium in tutta la sua maestosità

La maestosa struttura, alta ben 102 metri, fu costruita per l’Esposizione Universale del 1958. Ciascuna delle 9 sfere rappresenta un atomo ed insieme costituiscono la cella unitaria di un cristallo di ferro.

Il monumento domina letteralmente il parco circostante ed è impressionante da qualunque angolazione. Fortunatamente siamo arrivati presto ed abbiamo già i biglietti in mano: di li a poco il posto sarebbe stato gremito di turisti.

L’ingresso è un po’ costoso ma la visita all’interno merita davvero. Sono accessibili 4 sfere le quali ospitano mostre temporanee e non. Certamente è molto spettacolare la sfera più alta, dalla quale si può ammirare il panorama circostante.

La mostra temporanea consisteva in giochi di suoni e luci davvero spettacolari che, complice l’atmosfera del luogo in cui ci trovavamo, aveva un tocco “spaziale”. Interessante anche la mostra sulla costruzione del monumento e sul relativo periodo storico di cui rievocava il modo di pensare dell’epoca.

Lasciamo l’Atomium che è ormai ora di pranzo, e decidiamo di mangiare prima di ripartire. Capitiamo quasi per caso in uno dei ristoranti del vicino quartiere dove un simpatico cameriere (italiano!) ci serve delle ottime Moules (cozze).

Cozze a secchiate!
Cozze a secchiate!

Terminata l’abbondante portata saliamo in macchina, e dopo un ultimo giro attorno al gigantesco cristallo di ferro ce lo lasciamo alle spalle, direzione: Bruges!

Deviazione: Ostenda

Arriviamo all’Hotel Vredehof di Damme, nei pressi di Bruges, nel primo pomeriggio. Il viaggio è stato tranquillo e non ci sono stati intoppi. La mia ragazza nel frattempo si è messa in contatto con una sua ex collega di lavoro di origine tedesca, che ora vive in Belgio, e si sono organizzate per una rimpatriata a Ostenda, città sul mare non troppo distante da Bruges. Aggiungiamo quindi una deviazione alla nostra tabella di marcia e ne approfittiamo per vedere il Mare del Nord.

Il personale dell’albergo, molto gentile, ci spiega che la fermata dell’autobus è proprio di fronte e navigando sulla comoda App del servizio di trasporto pubblico, scopriamo che c’è un collegamento diretto con la stazione di Bruges, da li possiamo prendere il treno per raggiungere Ostenda. In poco più di 3/4 d’ora siamo a destinazione!

Appena usciti dalla stazione di Ostenda veniamo subito accolti da una brezza gelida! Un bel cambiamento rispetto alle temperature ben più miti che avevamo lasciato!

Colti alla sprovvista dall’improvviso cambio di temperatura, ci rifugiamo in un bar e attendiamo l’arrivo dell’amica della mia ragazza con il marito al seguito.

Il miglior modo per passare il tempo
Il miglior modo per passare il tempo

Tra una birra e l’altra chiacchieriamo pacificamente. Nel discorso riesco ad introdurmi anche io, con il mio inglese reso ancora più goffo dal tenore alcolico che nel frattempo è salito.

Il tempo trascorre velocemente e dopo aver salutato la coppia di amici facciamo un rapidissimo giro per la città prima di prendere il treno del ritorno.

Tramonto sul Mare del Nord
Tramonto sul Mare del Nord

Ostenda mi ha dato l’impressione di essere una città votata al turismo marittimo. Con le dovute proporzioni mi ha ricordato alcune delle nostre città costiere del nord Adriatico dove noi veneti andiamo in vacanza. Personalmente non mi è piaciuta molto, ci sono troppi “palazzoni”, ma ammetto che potrei essermi perso le parti più interessanti della città visto il poco tempo dedicato alla visita.

Rientriamo in albergo prima di sera, praticamente non ceniamo dato che siamo ancora sazi dalla spropositata porzione di cozze mangiate a pranzo.

Bruges l’abbiamo solamente sfiorata ma l’appuntamento è solamente rimandato a domani…

Con questo è tutto, buona birra a tutti e come sempre… Forza Baroni!!!

Puoi leggere il diario della prima tappa qui: link

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