IV. Het Anker

La quarta tappa del nostro pellegrinaggio birrario ci vede abbandonare le Fiandre per passare alla regione meridionale del Belgio: la Vallonia. Abbiamo deciso di prendercela comoda optando per un giro largo, dove “casualmente” ci siamo imbattuti in una città di nome Mechelen dove altrettanto “casualmente” ha sede un certo birrificio di nome Het Anker.

Het Anker

“L’Ancora” o per meglio dire “Het Anker” è il birrificio conosciuto ai più per la sua famosa serie di birre dedicate alla figura di Carlo V d’Asburgo, la Gouden Carolus. Essendo una delle birre preferite dalla mia compagna non potevamo perdere questa tappa.

Het Anker!
Het Anker!

Anche qui abbiamo optato per una visita guidata, che ci ha portato alla scoperta del birrificio eretto su di un ex ospedale tenuto dalle beghine (eh si, sempre loro!).

Il tour è molto bene organizzato e la guida è stata davvero in gamba. Bene o male i contenuti sono gli stessi già visti per altri impianti produttivi (gli ingredienti della birra, il processo…) ma ne è valsa comunque la pena.

Questo birrificio si trova su un piano produttivo decisamente diverso rispetto ad altri più artigianali come ad esempio Cantillon, tuttavia conserva un certo fascino. Interessante il fatto che abbiano mantenuto alcune vecchie attrezzature a mo’ di museo, per far vedere come la birra era prodotta una volta.

Anche Het Anker, come De Halve Mann, non imbottiglia la propria birra direttamente in sito ma hanno un impianto di imbottigliamento installato in un altro stabilimento. Il trasporto avviene mediante “normalissimi” camion-cisterna, niente birradotti questa volta!

Un processo familiare
Un processo familiare

Het Anker non produce solo birra ma ha anche acquisito una distilleria di whisky, anch’essa visitabile acquistando un biglietto extra. Visti i tempi un po’ ristretti ci siamo limitati al solo birrificio.

Botti di whisky Gouden Carolus
Botti di whisky Gouden Carolus

La visita guidata termina con una breve degustazione dei cavalli di battaglia del birrificio ma noi, non contenti, avevamo già prenotato un tavolo alla brasserie per il pranzo in modo da poter assaggiare qualche altra specialità di casa “Het Anker”.

Dopo un pranzo squisito, anche se non propriamente leggero, optiamo per una passeggiata nel vicino centro della città di Mechelen. Fortunatamente è raggiungibile a piedi, senza nemmeno spostare l’auto, abbiamo così la possibilità di attendere che il nostro tasso alcolico scenda a zero….

Mechelen

La visita a Mechelen non era programmata, ma dato che c’eravamo ne abbiamo approfittato aggiungendo una nuova tappa alla nostra tabella di marcia. Invogliati dalla bella giornata abbiamo visitato la piazza principale e la spettacolare Cattedrale di San Rombaldo.

Sicuramente Mechelen ha molto altro da offrire ma per non attardarci ulteriormente decidiamo di rimetterci alla guida e indirizzarci verso la tappa successiva.

Abbaye de Villers

Procedendo verso sud, diretti alla volta del nostro Bed & Breakfast “La Place Verte” a Surice rimaniamo congestionati nel traffico nei pressi di Namur. Avevamo programmato una visita alle suggestive rovine della Abbaye de Villers, una tappa intermedia lungo l’itinerario, purtroppo siamo arrivati a ridosso dell’orario di chiusura e abbiamo dovuto rinunciare.

Sono riuscito comunque a rubare qualche scatto:

La Place Verte

Al termine della giornata, viaggiando sulle dissestate ma tranquille strade della Vallonia siamo arrivati in quello che sarebbe stato il nostro B&B fino alla fine della vacanza: La Place Verte.

Il B&B è situato in una fattoria gestita dalla simpaticissima Marie e da suo marito. Ci hanno accolto con grande calore (e una birra!) e ci hanno orgogliosamente portato a fare un giro dei loro allevamenti.

Maire è davvero un personaggio: si è prodigata facendo l’impossibile perché ci trovassimo a nostro agio e ci ha illustrato tutti gli intrattenimenti offerti dalla regione.

Peccato che io non capisca una parola di francese e loro non parlassero inglese, fortunatamente la mia compagna lo mastica un po’ e siamo riusciti ad intenderci.

Con questo è tutto! Buona birra a tutti e come sempre… Forza Baroni!!!

Puoi leggere il diario della terza tappa qui: link

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