Il Belgio non è solo terra di birra ma anche di motori! La parte orientale del paese ospita infatti un famosissimo circuito ricavato dalle strade collinari che un tempo collegavano i paesi di Malmedy, Stavelot e Francorchamps. Serve che vi dica altro o avete già indovinato? Ebbene si, sto parlando del mitico circuito di Spa – Francorchamps!
Spa – Francorchamps
Definito da molti “l’università della Formula 1” per il suo mix adrenalinico di curve, rettilinei, salite e discese è sede di importanti gare quali la 24 ore di Spa e il Gran Premio del Belgio di Formula 1.
Per un appassionato di automobilismo una visita al tracciato è obbligatoria pertanto ci siamo diretti alla volta del circuito con l’obiettivo di riuscire a scattare almeno una foto alla celeberrima sezione di curve “Eau Rouge – Raidillon”.
Girare attorno alla pista, seppur con l’ausilio del navigatore, non è stato semplice: un sacco di strade si rivelavano poi senza via d’uscita in quanto ne intersecavano il percorso.
Tentando e ritentando siamo riusciti a trovare l’ingresso e, parcheggiata l’auto, ci siamo avvicinati alla guardiola dove un cordiale “portiere” ci ha confermato che non c’era nessun problema a visitare la pista, bastava attenersi scrupolosamente ai percorsi pedonali!
Durante la visita era in corso un track day e quindi sono riuscito ad apprezzare il circuito proprio mentre delle potenti vetture GT (anche se di serie) vi sfrecciavano facendo rombare il proprio motore.
Dalla torre d’osservazione sono riuscito a scattare numerose foto tra le quali quella più ambita: l’emozionante sezione “Eau Rouge – Raidillon”!
Soddisfatto per aver conquistato il mio trofeo, riprendiamo l’auto per andare a pranzare a Stavelot dove si trova il Museo del Circuito di Spa Francorchamps.
Museo del Circuito di Spa-Francorchamps
Il museo è installato all’interno delle cantine dell’Abbazia di Stavelot e ripercorre la storia del circuito sin dai primi anni ’20, periodo in cui iniziarono le prime corse sul tracciato.
Oltre a filmati d’epoca, cimeli e ricostruzioni delle varie configurazioni della pista, una fornitissima collezione di auto e moto soddisfano la vista dei più appassionati.
Insieme al museo del Circuito di Spa – Francorchamps è possibile visitare il Museo Guillaume Apollinaire, celebre scrittore francese che soggiornò a Stavelot nel 1899.
Brasserie Achouffe
Lasciata Stavelot ci siamo diretti verso la nostra tappa birraria quotidiana: la Brasserie Achouffe.
L’azienda fu fondata negli anni ’70 da due cognati i quali la diressero fino al 2006, anno in cui venne ceduta all’industria Duvel – Moortgat.
Il popolare birrificio è famoso per i caratteristici Gnomi che capeggiano in ogni etichetta delle sue birre i quali sono ispirati da creature del folklore ardennese.
Purtroppo non siamo riusciti a prenotare una visita, a quanto pare non è molto facile trovare disponibilità, tuttavia ci siamo fermati nella taverna del birrificio; abbiamo così potuto gustarci una delle loro birre a poche centinaia di metri da dove viene prodotta.
La Roche-En-Ardenne
Concludiamo la giornata nel vicino paesino di La Roche-En-Ardenne che, nonostante il meteo piovoso, conserva il suo fascino.
Dopo una breve escursione fino alle porte della rocca che domina il paese, troviamo un ristorante piuttosto intimo dove assaggiamo gli ottimi salumi delle Ardenne.
Dopo l’ottima e soddisfacente cena recuperiamo la macchina per rientrare con calma alla base.
Con questo è tutto! Buona birra a tutti e come sempre… Forza Baroni!!!