L’idromele dei Baroni

Ultimamente, a causa di diversi contrattempi, l’attività birraia dei Baroni ha subito un netto rallentamento.
Speravamo di poter fare una nuova cotta entro la fine di febbraio, ma sposteremo il tutto a metà marzo.
Non potevamo tuttavia rimanere con le mani in mano! Ci siamo pertanto attivati per produrre una antica bevanda alcolica che da tempo volevo fare: l’idromele.
L’idea mi è tornata in mente notando che “La Pinta”, il negozio dove compriamo attrezzature ed ingredienti, fornisce un lievito apposito per idromele e nel sito internet aziendale descrivono anche la ricetta per realizzarlo!

Sono andato quindi a comprare del miele da un apicoltore locale e ieri mi sono messo all’opera con il mio socio 😀.
Che cos’è l’Idromele

Chiariamo subito un equivoco che penso sia molto comune: l’idromele non ha nulla a che fare con le mele! Il suo nome infatti deriva dalle parole greche hýdor “acqua” e méli “miele”.
E’ una bevanda antichissima, forse ancor più della birra, e presso molte culture antiche ha avuto un forte legame con i riti magico/religiosi che ne regolavano la vita sociale.
Sostanzialmente è una bevanda alcolica prodotta dalla fermentazione di un mosto ottenuto dalla miscelazione di acqua e miele. La fermentazione ai giorni nostri è condotta in modo più razionale rispetto ai tempi antichi, inoculando lieviti che abbiano un buon grado di attenuazione e una buona resistenza all’alcool.

Il procedimento

Se siete interessati a come farlo in casa, potrete trovare numerose ricette dettagliate in internet, noi personalmente abbiamo deciso di seguire le linee guida del nostro negozio di fiducia e, una volta conclusa la fase di fermentazione, chiederemo consiglio sulle ulteriori eventuali fasi di filtrazione/chiarificazione.
Nonostante la sua semplicità di preparazione, l’idromele è una bevanda che si presta molto alla personalizzazione, sia variando il rapporto miele/acqua, sia variando gli ingredienti (tipo di miele o eventuali ingredienti aromatizzanti).
Ecco la procedura che abbiamo attuato ieri mattina:

  1. Come prima cosa abbiamo messo a scaldare 2 litri di acqua in una pentola, portandola a circa 80°C. Abbiamo deciso di utilizzare acqua di bottiglia in quanto la mia acqua di rubinetto è decisamente dura e ricca di cloro.
  2. Successivamente abbiamo aggiunto 3 kg di miele, mescolando e ammalgamando bene il tutto. Essendo la prima volta abbiamo optato per del miele millefiori di montagna, in quanto riteniamo abbia un profilo organolettico meno marcato rispetto ad altri mieli (es. miele di castagno).

     

  3. Tenendo mescolato, abbiamo mantenuto la temperatura di 80°C per circa 20 minuti, successivamente abbiamo provveduto a raffreddare il mosto a circa 25°C con l’aiuto di una bacinella piena d’acqua.

     

  4. Il mosto ottenuto lo abbiamo poi travasato in un fermentatore, successivamente abbiamo aggiunto il lievito per idromele secco, che avevamo però precedentemente reidratato.
  5. Una volta tappato il fermentatore con il gorgogliatore, abbiamo messo a fermentare a circa 20°C.

     

N.B. Ricordatevi sempre di sanificare tutta l’attrezzatura che utilizzate.

Questa volta abbiamo fatto tutto un po’ “ad occhio” perché non avevamo a disposizione tutta la nostra attrezzatura per homebrewer. Pertanto non abbiamo misurato il grado zuccherino o la temperatura con precisione. Si tratta di un primo esperimento, al quale sono sicuro che ne seguiranno altri, curati con maggior dettaglio.

La fermentazione comunque è già partita, in quanto il gorgogliatore “rumoreggia” con una certa frequenza. E’ una fermentazione che si protrae nel tempo molto più a lungo rispetto a quella della birra, penso che come minimo dovremo aspettare circa 4 settimane, ma alcuni siti consigliano anche 8.
Successivamente dovremo travasare il tutto in un tino dove l’idromele maturerà e poi potrà essere imbottigliato. Il tempo di maturazione varia a seconda del prodotto che si vuole ottenere: teoricamente più matura e più diventa “secco”.
Per questa prima volta penso che si affideremo alla ricetta de “La Pinta” che consiglia i seguenti intervalli:

  • 3-4 settimane di fermentazione,
  • 3-5 mesi di maturazione in un recipiente sanificato
  • 3-5 mesi di maturazione in bottiglia

Non ci resta quindi che pazientare e sperare che il nostro lievito faccia il suo lavoro 😊.

Alla prossima!